La Camera di commercio italiana di Montreal segnala i risultati dei prodotti agroalimentari tipici italiani.
Le esportazioni italiane nel settore agroalimentare verso il Canada sono considerevoli, tenuto conto della vicinanza degli Stati Uniti i quali si pongono come prima controparte commerciale.
Nella classifica degli importatori l’Italia ricopre il primo posto con 10 milioni di dollari di olio di oliva extravergine esportato in Canada, occupando quasi il 54 per cento della quota di mercato.
Nella storia l’attività agroalimentare in Canada ha ricoperto un ruolo molto importante, oggi ha lasciato il posto all’industria e ai servizi pur mantenendo un peso molto importante in termini di prodotto interno lordo (8,8 per cento del Pil). Le esportazioni italiane nel settore agroalimentare verso il Canada sono considerevoli, tenuto conto della vicinanza degli Stati Uniti i quali si pongono come prima controparte commerciale. L’Italia si attesta al ventiduesimo posto occupando un piccola quota pari allo 0,5 per cento. Tuttavia le esportazioni sono in rapido aumento e dal 2003 al 2004 mostrano un incremento consistente passando da poco meno di 18 milioni di dollari a quasi 22 milioni. Questo mette in risalto quanto il Canada risulti essere un partner ottimo per le imprese agroalimentari italiane. Analizzando più approfonditamente alcune voci importanti del settore agroalimentare, si nota come il prodotto con il maggiore peso relativo sia quello del vino, seguito dagli oli e dai cibi a base di cereali o farina (pasta e prodotti dolciari). L’Italia si posiziona al terzo posto dopo la Francia e l’Australia tra i Paesi esportatori di vini, questo dato è molto confortante poiché gli Stati Uniti, quarto Paese esportatore, sono ben lontano dal raggiungere l’Italia. Tuttavia bisogna notare che dal 2003 al 2004, seppur abbia fatto registrare un aumento considerevole delle esportazioni verso il Canada del 20,51 per cento, ha perso una posizione a vantaggio dell’Australia. Quest’ultima ha invece, attraverso una politca commerciale più aggressiva, incrementato del 33 per cento la propria esportazione. La situazione della presenza di vini italiani in Québec è più rosea per il fatto che si posiziona al secondo posto e al terzo posto (molto vicino alla Francia e all’Australia) in Ontario. Analizzando i consumi procapite, notiamo come da 1998 al 2003 i litri pro capite sono aumentati, e allo stesso tempo è aumentato la spesa in vino con incrementi fra un anno all’altro ben al di sopra dell’aumento dei litri. Questo, depurato dell’effetto cambio per i vini importati, mette in mostra una maggiore attenzione del consumatore canadese verso prodotti di qualità superiore. Pertanto per i vini italiani, il Canada può rappresentare un’importante controparte commerciale. Dopo i prodotti vitivinicoli, l’olio rappresenta la seconda merce più importata in Canada dall’Italia. Nella classifica degli importatori l’Italia ricopre il primo posto con 10 milioni di dollari di olio di oliva extravergine esportato in Canada, occupando quasi il 54 per cento della quota di mercato.