Manifesto di MedOlivo SiciliaLa meccanizzazione della gestione della chioma in olivo e i prodotti a denominazione d’origine sono state le due tematiche principali affrontate nella quinta giornata di MedOlivo.

La manifestazione si svolge a Sciacca, in provincia di Agrigento, dal 22 al 29 Settembre 2007 ed ha al centro dell’attenzione le problematiche legate all’olivicoltura: dalle tecniche di lavorazione innovativa dell’olivo alla produzione e promozione di olio ed oliva da tavola, dagli studi sull’oncologia e sull’aterosclerosi ai benefici di una corretta dieta mediterranea.

Sciacca (AG), 27/09/10 -  Nella mattinata, i diversi interventi che si sono susseguiti nella sala convegni Terme di Sciacca,  hanno riguardato le realtà e le prospettive dell’olivicoltura non solo in Sicilia ma anche nel resto dei paesi europei ed extraeuropei.

Il dottor Davide Neri, del Dipartimento di Scienze Ambientali e Produzioni Vegetali del Politecnico della Marche, ha aperto il convegno illustrando l’architettura della chioma e potatura delle piante di olivo.
Ha messo ben in evidenza i danni di una potatura eccessiva,  le differenze tra un sistema di potatura  tradizionale ed un sistema che vuole la pianta estendersi dal basso tronco,  ed ancora ha parlato di radici e di erosione del terreno.

Molto interessante è stato anche il successivo intervento del dottor Franco Famiani, del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università di Perugia. Il suo intervento si è focalizzato sugli aspetti agronomici della meccanizzazione della potatura e della raccolta.
Ha puntato il dito contro l’uso delle scale a favore dell’adozione di macchine innovative. Queste garantirebbero minor tempo di lavorazione al pari dello stesso quantitativo di raccolto e di una qualità inalterata. Ha mostrato i vantaggi delle potature Hedging, Topping ed Hedging più Topping ma anche gli effetti negativi dei succhioni nella parte centrale e dell’invecchiamento precoce della pianta.

jouan tousJouan Tous, dell’Instituto de Recerca i Tecnologia Agroalimentàires del Centre Mas Bover di Reus, Spagna, è il primo degli ospiti esteri al MedOlivo. In uno spagnolo molto comprensibile ha continuato a parlare della potatura e della raccolta meccanizzata. Nello specifico, i processi meccanici sono applicati sugli impianti superintensivi, secondo il modello spagnolo. Estremamente apprezzabile e ben supportato graficamente il confronto con le realtà della California, dell’Argentina, dell’Australia e del Sudafrica.

hava rapoportHava Rapoport, dell’Instituto de Agricoltura Sostenibile, CSIC, Cordoba, Spagna, parla, sempre in lingua spagnola, degli aspetti di biologia fiorale e della fertilità in olivo. Sottolinea al pubblico del Medolivo l’importanza delle certificazioni fin dall’origine e mostra l’incremento positivo delle certificazioni nello stato spagnolo.

 

Isabel TrujilloIsabel Trujillo, del Departamento de Agronomia, Universidad de Còrdaba, Spagna, col supporto di una interprete italiano, continua il discorso sulla certificazione delle piante nel vivaismo olivicolo iberico. Distingue il fiore perfetto dal fiore imperfetto, a seconda della presenza del pistillo e dell’ovario.  Mostra come la mancanza di acqua incida sul numero di fiori imperfetti e quindi, in misura negativa, sulla fertilità generale della pianta.

 

Tiziano CarusoHa concluso Tiziano Caruso, del Dipartimento di Colture Arboree dell’Università di Palermo, parlando delle innovazioni nel vivaismo olivicolo per lo sviluppo di nuovi modelli d’impianto per l’olivicoltura siciliana. Riallacciandosi ai colleghi spagnoli, ha sottolineato l’importanza delle certificazioni fin dal vivaio. In Sicilia vi sono 28 varietà certificate ma Caruso invita ad indicarne altre. In caso di mancata certificazione risulta difficile salvaguardarne in futuro l’identità ed il legame indissolubile col territorio d’origine. Caruso evidenzia l’importanza di portinnesti che, oltre ad evitare la proliferazione di parassiti, hanno ragion d’essere se assolvono a funzioni specifiche. La nanizzazione è una delle possibili funzioni su cui Caruso pone particolare accento.

Abbiamo raccolto diverso materiale sugli interventi al Medolivo, speriamo di portare avanti il processo di editing e confidiamo nella collaborazione delle persone o degli enti interessati al fine di fornire notizie e dati che possano essere precisi e di pubblica utilità.