
Il mercato dell’olio extravergine di oliva italiano negli Stati Uniti è uno dei più importanti per l’export del prodotto, con un valore che ha visto crescere significativamente negli ultimi anni.
Nel 2024, l’export agroalimentare Made in Italy ha raggiunto un record negli Stati Uniti, con un valore di 7,8 miliardi di euro, con un incremento del 17% rispetto all’anno precedente. Sebbene l’intero settore agroalimentare sia incluso in questa cifra, l’olio extravergine di oliva rappresenta una parte rilevante di questo mercato. La stima precisa per l’olio extravergine di oliva italiano nel mercato statunitense non è facilmente reperibile in un singolo dato, ma possiamo considerare che gli Stati Uniti sono il primo mercato di esportazione extra UE per l’olio extravergine di oliva italiano, con valori che superano il miliardo di euro.
Quali saranno gli effetti dei dazi usa sull’olio extra vergine di oliva italiano?
Gli effetti dei dazi USA sull’olio extravergine di oliva italiano potrebbero essere significativi, sia sul piano economico che commerciale. Ecco alcuni dei principali impatti previsti:
1 – Aumento dei Prezzi per i Consumatori Americani
L’imposizione di dazi al 20% sui prodotti agroalimentari italiani, inclusi gli oli extravergini d’oliva, porterà inevitabilmente a un aumento dei prezzi nei supermercati e nei ristoranti americani. I consumatori statunitensi potrebbero trovarsi a pagare di più per l’olio d’oliva italiano, il che potrebbe ridurre la domanda di prodotto italiano, soprattutto per i consumatori meno disposti a sostenere prezzi più alti.
2 – Riduzione delle Esportazioni Italiane
I produttori italiani potrebbero vedere una diminuzione delle esportazioni verso gli Stati Uniti, che è uno dei mercati più importanti per l’olio extravergine d’oliva. Con i prezzi più alti, i consumatori americani potrebbero scegliere alternative più economiche, comprese le imitazioni del cibo italiano (il fenomeno noto come “food Italian sounding”), danneggiando ulteriormente le vendite di olio d’oliva italiano autentico.
3 – Impatto sull’Industria Oleicola
Il settore oleicolo italiano potrebbe subire danni diretti a causa della riduzione della domanda. Le aziende che esportano olio d’oliva negli Stati Uniti potrebbero affrontare difficoltà economiche, con il rischio di cali nelle vendite e margini di profitto ridotti. Questo potrebbe avere ripercussioni anche sull’occupazione e sull’intera filiera produttiva, che va dalla coltivazione delle olive alla produzione e distribuzione del prodotto.
4 – Deprezzamento dei Prodotti e Perdita di Posizioni nei Mercati
L’eventuale eccesso di offerta, causato dalla diminuzione delle vendite negli Stati Uniti, potrebbe portare a un deprezzamento dell’olio extravergine d’oliva italiano. L’incapacità di trovare sbocchi alternativi sui mercati internazionali potrebbe ridurre ulteriormente i profitti degli esportatori italiani e compromettere le posizioni dei produttori italiani sui mercati globali.
5 – Rischio di Imitazioni e Illegittime Copie di Prodotti Italiani
Il fenomeno del “food Italian sounding” potrebbe intensificarsi. Le imitazioni di olio extravergine d’oliva italiano, spesso prodotte in paesi che non rispettano gli stessi standard qualitativi, potrebbero guadagnare terreno negli Stati Uniti, aumentando la concorrenza sleale per i produttori italiani.
6 – Aumento dei Costi di Stoccaggio e Logistica
L’industria italiana potrebbe anche dover affrontare un aumento dei costi di stoccaggio, specialmente per l’olio d’oliva, che è un prodotto deperibile. Con una ridotta domanda e difficoltà a spostare i prodotti sui mercati esteri, i costi legati alla logistica e al mantenimento del prodotto potrebbero aumentare, impattando ulteriormente sulla redditività delle imprese italiane.
7 – Rischio di Una Lunga Battaglia Diplomatica
La risposta politica degli Stati Uniti potrebbe innescare una lunga disputa commerciale. Le azioni diplomatiche da parte dell’Unione Europea e del governo italiano per ridurre l’impatto dei dazi diventeranno cruciali. La soluzione potrebbe richiedere tempo, durante il quale i produttori italiani potrebbero affrontare difficoltà continue a causa delle tariffe più alte.
8 – Opportunità per Innovazione e Diversificazione
Sebbene gli effetti siano negativi a breve termine, la situazione potrebbe anche spingere l’industria dell’olio d’oliva italiano a cercare soluzioni innovative per affrontare le difficoltà. Ciò potrebbe includere l’esplorazione di nuovi mercati al di fuori degli Stati Uniti, l’adozione di tecnologie più moderne o il rafforzamento della qualità e della tracciabilità del prodotto.