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Compostaggio: energia per l’agricoltura, difesa del nostro ambiente

Il ciclo della natura non produce rifiuti. I frutti degli alberi, gli escrementi ed i resti degli animali vanno in naturale decomposizione e costituiscono l’humus, sostanza nutriente per la terra. Le risorse energetiche che la natura mette a disposizione rimangono nella natura e tornano a nutrirla.

Molte delle risorse sottratte dall’uomo all’ambiente non rientrano in questo ciclo creando un duplice problema. Non solo l’uomo non restituisce energia alla terra, impoverendola organicamente e causando la desertificazione (l’Italia ormai corre un rischio accertato), ma accumula rifiuti e non riesce a gestirli (quante altre volte dovremmo rivedere il caso Napoli, e magari sotto casa nostra?).

Oltre alla carta, alla plastica, ai materiali elettronici che possono essere in vario modo riciclati e riutilizzati, dobbiamo considerare che quasi il 40% dei nostri rifiuti è composto da sostanze organiche che potrebbero ritornare, in maniera abbastanza semplice, a nutrire la natura. Altri vantaggi?

RISPARMIO sulle TASSE dei rifiuti.

Oltre a diminuire del 30-40% la quantita di spazzatura, molti comuni italiani prevedono una riduzione della tassa sui rifiuti per coloro che dimostrano di praticare il compostaggio.

Cosa si può fare?
Capire perché le istituzioni non si muovono con determinazione nella raccolta separata al fine di contribuire enormemente al problema rifiuti, combattere la desertificazione della nostra terra ed anche far risparmiare sulle tasse.
Capire, domandarsi, chiedere, informare e creare un movimento d’opinione.
Bisognerebbe pretendere i sistemi di raccolta idonei ed un’adeguata campagna di informazione e sensibilizzazione per questi problemi.

Si deve entrare nell’ottica che la raccolta differenziata non è un qualcosa che si può fare ma che si DEVE fare.

Cosa si può GIÀ agire?
Ognuno di noi può raccogliere i propri rifiuti organici e dare vita al COMPOST da riutilizzare nel proprio giardino o terreno. Agricoltori e giardinieri dovrebbero essere particolarmente interessati per sfruttare questa opportunità.

Conosciamolo meglio. Cosa è il compost?
Il compost è un fertilizzante organico biologicamente stabilizzato che si ottiene attraverso un processo di decomposizione biologica della sostanza organica in fase solida operata da microrganismi di tipo aerobio.

Quali residui organici sono comportabili?

•    Scarti vegetali del giardino e dell’orto, tagli di siepi, erba del prato, foglie verdi, fiori appassiti, gambi dei fiori;

•    Avanzi di cucina come residui di pulizia delle verdure, bucce, pelli;

•    Fondi di caffè, filtri di tè, gusci di uova, gusci di noci;

•    Avanzi e residui di origine animale, in maniera limitata per non attrarre animali indesiderati;

•    Avanzi di cibi cotti;

•    Rami derivanti dalla potatura, meglio se sminuzzati con un biotrituratore, foglie secche, paglia;

•    Lettiere biodegradabili di animali se si usa un adeguato sistema di compostaggio con le adeguate precauzioni igieniche;

•    Cartone e carta, evitando quella stampata e, soprattutto, quella patinata.

•    Segatura e trucioli provenienti da legno non trattato;

•    Pezzi di tessuti 100% naturali come la lana ed il cotone.

Il compost può essere utilizzato come fertilizzante su prati o prima dell’aratura. Il suo utilizzo, con l’apporto di sostanza organica migliora la struttura del suolo e la biodisponibilità di elementi nutritivi come l’azoto. Gli amanti del giardino avarnno un ottimo terriccio fertile per le proprie piante.

Ognuno di noi può compostare i propri rifiuti organici in un cumulo o in una buca del proprio terreno, ma i risultati saranno lenti e di qualità discreta.  Maggiore velocità, praticità e controllo sul compostaggio si può ottenere attraverso l’uso delle compostiere in plastica, legno o metallo. La compostiera, o composter ha una conformazione pensata per favorire l’ossigenazione del materiale organico e la sua decomposizione.

Tutti, ma coloro che hanno giardini o terreni in primo luogo, possono istallare o costruirsi la propria compostiera in modo tale da produrre meno rifiuti, guadagnare terreno fertile, pagare meno tasse.

Per maggiori informazioni si può contattare l’associazione ambientalista no profit Fare Verde.