
Un concerto di gala al Teatro Massimo Bellini di Catania ha celebrato l’incontro tra arte e territorio con la prima assoluta della sinfonia “Sikulus”, composta da Yuri Furnari e commissionata dall’imprenditore olivicolo e sommelier Sergio Pappalardo. L’evento, inserito nel prestigioso Bellini International Context in occasione delle festività natalizie, ha rappresentato uno dei momenti più emozionanti della rassegna, unendo musica sinfonica e cultura agroalimentare in un connubio inedito e affascinante.
Un’esecuzione trionfale al Teatro Bellini
Sul palco, l’Orchestra del Teatro Massimo Bellini, diretta dal maestro Francesco Di Mauro, ha interpretato magistralmente la nuova composizione, affiancandola a celebri brani del repertorio ottocentesco europeo. La partitura, dominata dagli ottoni roboanti e da un’imponente sezione ritmica, ha evocato la forza primordiale dell’Etna e la vitalità della terra siciliana, tra momenti di travolgente energia e passaggi di lirica dolcezza affidati agli archi. Il pubblico, visibilmente emozionato, ha salutato la performance con lunghi e calorosi applausi, riconoscendo l’originalità e la potenza evocativa della sinfonia.
Il progetto: raccontare un olio attraverso la musica
“Quando mi è stato proposto di comporre una sinfonia ispirata a un olio extravergine d’oliva, non avevo subito chiaro da dove cominciare,” racconta il compositore Yuri Furnari. “È raro che un’azienda agricola desideri una colonna sonora per rappresentare la propria identità. Ho voluto partire dall’Etna, dal mare e dalla luce di Sicilia. Le prime versioni erano troppo serene, ma Sergio mi ha chiesto un suono più vicino all’energia del vulcano, e così è nata Sikulus.”
La sinfonia diventa così un ritratto musicale della terra etnea, dove potenza, calore e vitalità si intrecciano come note e profumi, celebrando un’eccellenza gastronomica che affonda le radici nella storia millenaria dell’isola.
Sikulus: quattro generazioni di passione per l’olivo
L’azienda agricola Sikulus, fondata oltre quattro generazioni fa a Santa Maria di Licodia, alle pendici dell’Etna, produce oli extravergini di altissima qualità a oltre 900 metri di altitudine. Al centro della produzione, la Nocellara Etnea, cultivar tipica del territorio e base delle denominazioni DOP Monte Etna e IGP Sicilia, proposta sia in monocultivar che in blend. La filosofia aziendale unisce tradizione e innovazione, con un forte impegno per la sostenibilità ambientale e la valorizzazione dei prodotti come alimenti nutraceutici, veri ambasciatori della cultura mediterranea.
“Ho sempre sognato che a Sikulus fosse dedicata una sinfonia capace di raccontare la mia terra, il mio vulcano e il coraggio di chi resta a difendere i propri ideali,” ha dichiarato Sergio Pappalardo, visibilmente emozionato. “L’olio extravergine d’oliva non è solo un condimento, ma un simbolo di vita, salute e identità. Vederlo raccontato in musica, in un luogo prestigioso come il Teatro Bellini, è un’emozione indescrivibile.”
Una serata di prime assolute
La serata ha ospitato anche un’altra prima assoluta, Il pianto di Efesto di Giovanni Nicosia, brano che ha evocato le suggestioni del mito tra il fuoco della fucina e il candore del cigno. Un’occasione unica per celebrare l’incontro tra arti diverse, capace di trasformare la musica in un ponte tra territorio, cultura e identità.
A 2754 anni dalla fondazione di Catania, la “figlia nera dell’Etna” ha così salutato il pubblico della quinta edizione del Bellini International Context con un messaggio potente: solo attraverso l’arte e la bellezza è possibile valorizzare pienamente le eccellenze dei nostri territori.