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Ulivi con cielo giallo e sole, di Vincent van Gogh

Ulivi con cielo giallo e sole“, è un’opera dipinta da Vincent Van Gogh nel 1889 durante il suo soggiorno a Saint-Rémy-de-Provence.

Il dipinto raffigura un uliveto immerso in una luce dorata, con il sole splendente al centro della composizione. Il paesaggio è dominato da tronchi di ulivo contorti, con chiome verdi mosse dal vento, mentre il terreno è rappresentato con tonalità calde, tra ocra e marrone, punteggiate da ombre bluastre.

Sul fondo, si intravedono le montagne delle Alpilles, dipinte con toni azzurro chiaro, che contrastano con il calore del primo piano.

L’uso del colore e della pennellata dà al dipinto una forte energia vitale, trasformando il paesaggio in un’esperienza quasi emotiva.

Le pennellate brevi e dinamiche, tipiche dello stile post-impressionista di Van Gogh, l’impasto materico, con colore è stato applicato in modo denso e vibrante.
Il contrasto, tra toni caldi e freddi, enfatizza la luce intensa del sole e il senso di profondità.
Le forme sinuose, in movimento espressivo, che danno vitalità a ogni elemento del paesaggio.

Van Gogh dipinse questa opera mentre si trovava nell’ospedale psichiatrico di Saint-Paul-de-Mausole, dove si era ricoverato volontariamente.

Durante questo periodo, dipinse molte versioni degli uliveti, che considerava un soggetto profondamente spirituale.

L’influenza del Giappone e delle stampe giapponesi si nota nella composizione stilizzata e nell’uso del colore.

Il sole abbagliante rappresenta la potenza della natura e forse anche la luce interiore dell’artista.

Gli ulivi resistenti simboleggiano la forza della vita e la connessione con la terra.

Il contrasto tra colori caldi e freddi riflette lo stato emotivo di Van Gogh, sospeso tra momenti di serenità e turbolenza interiore.

Questo dipinto è uno dei tanti dedicati agli uliveti, un tema che Van Gogh ha esplorato con passione e si trova attualmente conservato al Minneapolis Institute of Art di Minneapolis
È stato dipinto all’aperto, con Van Gogh che lavorava rapidamente per catturare la luce del sole.

Van Gogh aveva una connessione profonda con la natura 
Non era solo un pittore della natura, era immerso nella natura, la sentiva dentro di sé e la trasformava in colore ed emozione sulla tela. Nei suoi dipinti, i paesaggi non sono semplici rappresentazioni, ma veri e propri riflessi del suo stato d’animo.
Durante il suo soggiorno all’ospedale psichiatrico di Saint-Rémy-de-Provence, la natura fu il suo unico sollievo. La natura fu rifugio e terapia. Nonostante la sofferenza mentale, trovava pace camminando nei campi, osservando gli alberi, il cielo e la luce mutevole.
Scrisse al fratello Theo:
“Il lavoro mi distrae dal mio dolore. Ho una terribile necessità della religione. Allora esco fuori di notte per dipingere le stelle.”
Credeva che l’arte e la natura potessero guarire l’anima, e la pittura diventò il suo modo di dialogare con il mondo naturale.
Van Gogh era profondamente affascinato dagli ulivi, tanto da dipingerli più di 15 volte nel 1889. Per lui erano più di alberi: rappresentavano la resistenza alla sofferenza, con i loro tronchi contorti e robusti.
Erano un simbolo di resistenza e di spiritualità, carichi di un’energia quasi mistica.
Il loro movimento nel vento sembrava danza e vita, elementi che cercava di esprimere con pennellate dinamiche.
In una lettera a Theo scrisse:
“Gli ulivi sono qualcosa di diverso dal cipresso: più delicati e teneri, con argentee variazioni di colore. Voglio esprimere il loro respiro, il loro palpito.”
Il sole è presente in molte sue opere, spesso reso con un’intensità quasi mistica e abbagliante.
In “Ulivi con cielo giallo e sole”, il sole è un grande cerchio dorato, fonte di energia vitale.
La luce non è solo un elemento naturale, ma qualcosa di sacro, una presenza quasi divina che illumina il mondo e la mente dell’artista.
Van Gogh non si limitava a osservare la natura, la viveva, la sentiva, la dipingeva con passione e impeto. Il suo amore per gli uliveti, i campi di grano e i cieli stellati era un modo per cercare un senso alla vita e trasmettere la bellezza del mondo, nonostante il suo dolore interiore.