
Un’équipe internazionale di scienziati, composta da ricercatori dell’Università di Padova, dell’Istituto IMDEA-Alimentación di Madrid e del CEBAS-CSIC di Murcia, ha pubblicato un nuovo studio sulla rivista Molecular Nutrition & Food Research. I risultati mostrano un collegamento tra il consumo di idrossitirosolo — un composto naturale presente nell’olio extravergine di oliva — e una riduzione dell’ossidazione del colesterolo LDL, comunemente noto come colesterolo “cattivo”.
La ricerca evidenzia come alcuni nutrienti e composti bioattivi contenuti nella dieta possano influenzare l’epigenoma umano, ovvero quell’insieme di meccanismi che regolano l’attivazione o la disattivazione dei geni senza alterare il DNA. Questo tipo di regolazione è strettamente legato a fattori ambientali, stile di vita e abitudini alimentari, e può contribuire alla prevenzione di malattie diffuse, come l’aterosclerosi.
In particolare, lo studio ha approfondito il ruolo dell’idrossitirosolo, una delle molecole più attive dell’olio extravergine di oliva, che sembrerebbe intervenire nelle fasi iniziali delle patologie cardiovascolari, proteggendo le arterie dall’accumulo di grassi, colesterolo e altre sostanze dannose.
«Abbiamo osservato che questo composto è in grado di modulare specifici elementi genetici presenti nel plasma, trasportati da piccole vescicole chiamate esosomi», spiega Francesco Visioli, docente al Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova e autore dello studio. «Abbiamo inoltre identificato alcuni microRNA coinvolti in processi chiave per la salute cardiovascolare, come la risposta a condizioni di ipossia e la funzionalità dell’endotelio e delle cellule muscolari lisce. Questi risultati rafforzano l’evidenza dei benefici dell’olio extravergine di oliva e aprono nuove prospettive per una nutrizione di precisione, che tenga conto non solo di fattori genetici, età o sesso, ma anche di dieta, attività fisica e microbiota intestinale».
Lo studio, guidato dal gruppo di epigenetica del metabolismo lipidico dell’IMDEA Food Institute, in collaborazione con il laboratorio di Alimentazione e Salute del CEBAS-CSIC e l’Università di Padova, ha analizzato l’effetto di un’integrazione giornaliera di 25 mg di idrossitirosolo. I risultati indicano che questa integrazione riduce l’ossidazione del colesterolo LDL e induce modifiche epigenetiche attraverso l’azione di specifici microRNA.
«Abbiamo ottenuto una visione più chiara dei meccanismi molecolari che spiegano i benefici dell’olio extravergine di oliva», concludono Alberto Dávalos (IMDEA) e Juan Carlos Espín (CEBAS-CSIC). «Abbiamo dimostrato che l’idrossitirosolo può influenzare l’epigenoma umano e promuovere la produzione di esosomi contenenti microRNA associati alla salute cardiovascolare».
Questi risultati offrono nuove prospettive per arricchire l’alimentazione con elementi capaci di prevenire malattie diffuse e rafforzano il ruolo dell’olio extravergine di oliva come prezioso alleato nella prevenzione e nel trattamento delle patologie cardiovascolari.
Approfondimento su:
idrossitirosolo
Cos’è l’Idrossitirosolo?
L’idrossitirosolo è un composto fenolico naturale appartenente alla famiglia dei polifenoli. È uno dei principali antiossidanti presenti nell’olio extravergine di oliva (EVOO) e nelle olive. La sua struttura chimica è caratterizzata da un anello benzenico con gruppi ossidrilici (–OH), che ne determinano l’elevato potere antiossidante.
Formula chimica: C₈H₁₀O₃
Peso molecolare: 154.16 g/mol
Fonti Naturali dell’idrossitirosolo
- Olio extravergine di oliva (soprattutto quello appena spremuto)
- Olive (in particolare quelle verdi)
- Foglie di ulivo (usate anche per integratori)
- Prodotti derivati dalla lavorazione delle olive
Proprietà Biologiche e Benefici dell’idrossitirosolo
1. Potente antiossidante
- Neutralizza i radicali liberi
- Protegge cellule e tessuti dallo stress ossidativo
- Più potente della vitamina C e della vitamina E in alcune condizioni
2. Protezione cardiovascolare
- Riduce l’ossidazione del colesterolo LDL (“colesterolo cattivo”)
- Aiuta a prevenire la formazione di placche aterosclerotiche
- Migliora la funzione endoteliale
3. Attività antinfiammatoria
- Modula la risposta immunitaria
- Riduce la produzione di citochine infiammatorie
4. Effetti neuroprotettivi
- Può attraversare la barriera emato-encefalica
- Protegge i neuroni da stress ossidativo e infiammazione
- Potenziale ruolo nella prevenzione di malattie neurodegenerative (Alzheimer, Parkinson)
5. Azione antimicrobica
- Attività contro batteri, virus e funghi
- Utile per la salute intestinale e orale
Effetti sull’epigenoma
Recenti studi, come quello condotto dall’Università di Padova e partner internazionali, hanno mostrato che l’idrossitirosolo:
- Modula i microRNA, molecole che regolano l’espressione genica
- Influenza l’epigenoma, ovvero i meccanismi che controllano l’attività dei geni senza modificarne la sequenza
- Potrebbe contribuire alla nutrigenomica, un nuovo campo che studia come il cibo interagisce con il nostro DNA
Integrazione e Dosaggio
L’idrossitirosolo è disponibile anche come integratore, spesso sotto forma di:
- Estratti di foglie di olivo
- Capsule di polifenoli dell’oliva
- Oli d’oliva ad alto contenuto fenolico
Dose efficace (indicativa):
~ 5-25 mg al giorno negli studi clinici, senza effetti collaterali rilevanti.
Autorizzazioni e Riconoscimenti
L’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha riconosciuto che l’idrossitirosolo contribuisce alla protezione dei lipidi nel sangue dallo stress ossidativo, purché assunto in quantità adeguate tramite olio d’oliva.
Curiosità
È uno dei principali responsabili del sapore leggermente amaro e pungente dell’olio extravergine di oliva. La sua biodisponibilità è elevata: viene rapidamente assorbito e distribuito nei tessuti dopo l’ingestione.